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basilica del santo

la via Romea Leona - da Venezia a Altopascio


tappa n. 1 - da Venezia a Padova

Tappa pianeggiante priva di difficoltà; per la maggior parte si cammina su asfalto lungo strade che si snodano nella campagna, in alcuni punti prestare attenzione al traffico, in special modo nell'attraversamento della S.S. 309 'Romea'.

Il percorso: Venezia, Fusina, Malcontenta, Oriago, Mira, Dolo, Paluello, Stra, Noventa Padovana, Padova.
totale: 35 Km tempo previsto: 8 ore (escluso il tratto Venezia-Fusina).

1) Il punto di partenza da Venezia é la chiesa di San Giacomo dell'Orio, da dove si raggiungono le Zattere, e da qui all'imbarcadero prospiciente la chiesa di Santa Maria del Rosario (comunemente conosciuta come 'I Gesuati'), parte il battello per Fusina
Dopo 25 minuti di navigazione si arriva a destinazione.

2) Appena scesi si prende la strada verso sinistra (via Moranzani) e la si segue per un paio di chilometri, fino a quando non si arriva in località Moranzani, dove in riva al canale si trova la 'Trattoria al Cacciatore', e dove si trovano le prime chiuse del Naviglio Brenta.

3) Si transita davanti alla trattoria e con una passerella pedonale (che passa sopra i portelloni delle chiuse) si va sull'altra riva, si prosegue diritti e dopo circa cinquanta metri si gira verso destra passando per un ponte di mattoni: qui inizia la via Palada, dopo un centinaio di metri si vede sulla sinistra un edificio con la scritta 'Idroforo'.

4) Si segue sempre la strada e dopo circa tre chilometri si arriva a Malcontenta.

5) Andando sempre dritti si passa sopra un ponte pedonale in pietra e si prosegue per via Malcanton. Dopo circa 1,5 km la strada curva a destra e incrocia la S.S. n. 309 'Romea'. Fare attenzione all'intenso traffico e attendere il verde del semaforo.

6) La si supera imboccando sulla sinistra, la via Seriola (manca il cartello). Dopo un centinaio di metri si costeggia un fossato: la Seriola Veneta; la si segue sempre superando vari incroci. La strada é un pò stretta. A un certo punto prende il nome di via G. Di Vittorio, si va avanti e su una curva a destra supera la ferrovia a semplice binario Venezia-Adria.

7) Dopo il passaggio a livello si va verso sinistra e si prosegue dritti per via G. Da Majano, che poi diventa via Mare Mediterraneo (praticamente sul tracciato dell'antica Seriola Veneta, che qui é stata interrata). Dopo un paio di km, si vede la strada che finisce sul portone d'ingresso di uno stabilimento industriale. Un centinaio di metri prima, all'altezza di un grande edificio commerciale, si gira verso destra, e poi subito a sinistra, per arrivare nella piazzetta San Nicolò da dove si può vedere, sull'altro lato del canale, la chiesa parrocchiale di Mira.

8) Si va verso sinistra costeggiando ora il Naviglio Brenta e, sempre restando su questo lato (Riviera Giacomo Matteotti), dopo circa 1,5 Km si arriva nella piazza del Municipio. Si prosegue diritti passando sopra il ponte del canale Novissimo, si svolta subito a sinistra sulla via Argine Destro Novissimo, dopo circa 200 metri si prende la seconda strada a destra, via Carlo Savoldelli.

9) Dopo un poò si costeggia nuovamente un fossato: siamo sulla Seriola Veneta, che qui riprende il suo corso. Dopo qualche centinaio di metri si attraversa un ponte in mattoni, si passa sull'altra riva e si prende la via Seriola. La si segue sempre, superando alcuni incroci, fino ad arrivare sulla strada (via Vego Scocco) che costeggia il naviglio Brenta; qui finisce anche la Seriola, che prende l'acqua proprio dal Naviglio. Si gira verso sinistra e, dopo qualche centinaio di metri, si arriva ad un incrocio con semaforo, posto proprio a lato delle chiuse di Dolo, si prosegue diritti, costeggiando il canale.

10) La strada si chiama ora Riviera San Giacomo, che dopo un pò diventa via Dolo. Dopo un paio di Km, ad un semaforo, si incrocia via Ponte Alto, si passa oltre arrivando a Paluello.

11). Si prosegue dritti per via Giovanni XXIII, che poi diventa via Barbariga. Si prosegue e dopo circa 3 Km e si arriva nuovamente in riva al Naviglio, siamo a San Pietro di Stra, proprio di fronte alla grande Villa Pisani, che si trova sull'altra sponda del canale.

12) Si segue sempre la strada (Riviera Naviglio) e dopo un pò si arriva all'altezza di Stra (se si vuole, un ponte sulla destra permette di arrivare in centro). Si prosegue dritti fino ad arrivare alle chiuse, da dove nasce proprio il Naviglio Brenta. Girando a destra si attraversa il ponte antistante l'edificio delle chiuse, poi subito a sinistra per via 4 Novembre, dove, dopo una curva, si arriva al ponte sul fiume Brenta.

13) Lo si attraversa, al semaforo si prosegue dritti, imboccando la stradina sterrata che corre lungo l'argine del canale Piovego. Più avanti la strada diventa asfaltata e prende il nome di via Argine Sinistro del Piovego. Dopo circa 3 Km si incrocia la strada che (verso destra) porta a Noventa Padovana.

14) A sinistra si vedono le chiuse sul Piovego. Si attraversa l'incrocio, si prosegue dritti passando a fianco di Villa Giovannelli, da questa andando verso Padova, bisogna attraversare il Piovego sul primo ponticello (era un ponte della ferrovia di servizio della Zona Industriale) salendo una rampetta ripida. Vi sono delle indicazioni (pannello) dell'anello fluviale ciclabile di Padova.
Dall'argine destro idrografico, si prosegue fino al ponte della Vigonovese sul canale San Gregorio (é proprio vicino all'innesto sul Piovego). Subito dopo il ponte si scende verso destra per la strada asfaltata del quartierino per 50 metri dove (alla curva) si tira dritto verso destra e si risale sull'argine del Piovego per proseguire (é molto ben sistemato) fino al ponte dei Graissi (in mattoni rossi), dove si riattraversa il Piovego e si prosegue per la molto trafficata via Ariosto: siamo arrivati a Padova.

15) Per evitare l'attraversamento di via L. Ariosto, prendere la stradina che poco prima con una discesa vi passa sotto, poi si risale sull'argine e si prosegue per la stradina che ora diventa sentiero, seguire il canale che costeggia un bastione con il leone di San Marco. Si arriva al ponte Ognissanti (che sta alla nostra sinistra), lo si attraversa e si prosegue dritti.
Dopo circa 600 metri si vede sulla sinistra la chiesa di Ognissanti, si prende la via Orus che le passa davanti e si prosegue dritti. Dopo circa 300 metri la strada prende il nome di via San Massimo. Si va sempre dritti, dopo un incrocio si va sempre dritti e diventa via Ospedale Civile, si prosegue finché dopo un altro incrocio diventa via Cesarotti: ancora qualche centinaio di metri e siamo arrivati nel piazzale antistante la grande Basilica di Sant'Antonio (16).

mappa

mappa Ve-Dolo mappa Dolo-PD

l'ospitalità

Venezia Dolo Padova

traghetto Venezia-Fusina

In estate le partenze avvengono ai minuti 30 di ogni ora, a partire dalle 8.30 e fino alle 22.30. Nelle altre stagioni alla sera le corse terminano prima.
Per informazioni telefonare al n. 041.5231337, oppure cercare in www.terminalfusina.it