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cupola chiesa san paolo

lungo la via Francigena


Ripercorrendo, un anno dopo, la via Francigena... Dopo la felice esperienza nell'agosto 2006, di cammino verso Santiago, dove eravamo in 19 e siamo partiti da Villafranca del Bierzo, con suor Laura e le sorelle Elisabettine dell'accoglienza giovanile con cui collaboriamo, noi Frati minori conventuali decidemmo, che per l'estate 2007, valeva la pena proporre ai giovani di percorrere un pezzetto di via Francigena. Detto e fatto.

paesaggio senese Ed eccoci in strada, il giorno 25 agosto, due frati: fra Alberto T. e il fra sottoscritto; tre suore: sr Laura, sr Paola e sr M. Teresa insiema a undici giovani. In 14 a piedi, con le motorizzate sr Paola, super cuoca, e sr M. Teresa, autista e assistente logistica.

lungo la via francigena Luogo di partenza é Acquapendente ove il sottoscritto ed Emanuele, in cammino già da quattro giorni da Siena, attendiamo i 'nostri'.

Le tappe toccate si fa presto a dirle: Acquapendente, Bolsena, Viterbo, Sutri, Campagnano Romano, La Storta, giungendo a Roma il 31 agosto, così da permettere a parte del gruppo di raggiungere i giovani italiani radunati dal papa a Loreto, l'1 e il 2 di settembre.
Scoperte e stupore, con qualche confronto inevitabile con 'el camino de Santiago': la Francigena, e dicendo solo di quel pezzettino di Lazio da noi visto, é bella!

Quanti tracciati, borghi, luoghi ricchi di fascino, storia, arte e santità. Ce ne han dato conferma anche due giovani padovane incontrate per via, Debora e Roberta, partite a piedi da Vercelli a inizio mese: nel loro racconto tutta la fatica, le avventure ma anche l'incanto dei paesi, città e regioni incontrate pressoché in solitudine.
Certo se ci fosse meno asfalto, ancor meglio sarebbe, così come qualche 'albergue' ad hoc: nostra fortuna, i posti già prenotati da tempo dalla previdente sr Laura, istituti di suore, parrocchie, ove venivamo preceduti dal furgone e dalle molte attenzioni delle preziose sr Paola e sr M. Teresa.
Il nostro camminare é stato contrassegnato dal passo del pellegrino e dalla dimensione fraterna: preghiera al mattino; poi ognuno camminava come meglio desiderava, col proprio passo gustandosi anche abbondanti chilometri di silenzio o se si voleva in piccoli gruppi; dopo le sistemazioni pomeridiane, a fine giorno, l'eucarestia, la cena insieme e la fraternità.

sosta alla fonte


sosta a bagno vignoni Incontri importanti: quelli con i compagni e compagne di cammino visto che con alcuni non ci si conosceva.
Gioie e fatiche, caldo e vesciche, più la preghiera condivisa fan divenire fratelli e aprire il cuore.
Significativi altri incontri lungo la Francigena, come quello, per citarne uno, con don Renzo, parroco di Campagnano Romano.

Siamo capitati nella sua parrocchia il giorno del patrono, il Martirio di S. Giovanni Battista: ci ha coinvolti nella festa e nel servizio liturgico tanto da far portare la statua del patrono dai nostri giovani nella processione cittadina, finita con i dai fuochi d'artificio. Siamo con lui a cena, che fa per tutti i pellegrini che passano per Campagnano, aiutato dai volontari della comunità.
paesaggio
Personalmente devo dire che anche per il tratto di Francigena precedentemente percorso, da Siena, di aver incontrato sacerdoti e volontari assai cari come don Gianni, giovane parroco di S. Quirico d'Orcia e a Radicofani, don Elia e il sig. Carlo della Confraternita di San Jacopo di Perugia che gestisce l'ospitale inaugurato giusto nel giugno del 2007.

Infine Roma, la nostra meta, o tappa di partenza secondo il passo del pellegrino, l'approdo di tanti romei nei secoli.
Partenza da La Storta alle 4 del mattino per giungere presto in San Pietro.
Che emozione arrivarci a piedi ed essere là, nel luogo della confessio di piazza san pietro Pietro a dire tutta la nostra gioia di appartenere alla Chiesa, di essere cristiani. "A Roma io sarò con voi!": così il Signore Gesù nella visione che S. Ignazio di Loyola ebbe proprio a La Storta, in un luogo ora ricordato da una piccola chiesuola.
Mi portavo dentro questo ritornello arrivando a San Pietro.
Sentivo la verità di questa promessa guardando i volti dei fratelli pellegrini, visitando la basilica e le tombe dei papi: accorgersi di essere dentro una storia di fedeltà, partita dalla 'roccia' della testimonianza resa da Pietro, umile pescatore di Galilea fatto dal Cristo 'pietra' della Sua Chiesa pellegrina nel tempo. Eravamo al cuore della terra. Eravamo al posto giusto.

La nostra peregrinatio romana é continuata con le basiliche di S. Paolo fuori le mura, dei SS.Apostoli ove fra Marco Tasca, padovano, da poco generale del nostro ordine, ci ha accolti, e infine S. Giovanni in Laterano, prima di trovar rifugio nell'ospitale casa delle Elisabettine a Roma.
Da qui, l'indomani le partenze di alcuni per Loreto e per altri il ritorno a casa.

Per concludere, la 'VF', la Via Francigena, vale davvero come si sarà compreso da queste righe di nostalgia e memoria... la pena!

fra Giovanni Voltan