Associazione Triveneta Amici di Santiago Associazione Triveneta Amici di Santiago
home page diari dei pellegrini da Savona a Lourdes
piedipellegrini

pellegrinaggio alla Vergine di Lourdes confraternita



da Savona a Lourdes (25 febbraio - 4 aprile 2008) - pellegrinaggio di confraternita




Siamo partiti il 25 febbraio dal santuario della Misericordia di Savona, al termine dell'annuale incontro del capitolo ligure della nostra confraternita, 8 pellegrini: Bruno, Franco, Innocente, Lorenzo, Mario, Mauro, Renzo e Rodolfo con meta Lourdes per la prima riunione mondiale delle confraternite, in occasione del 1500 anniversario delle apparizioni della Madonna alla pastorella Bernadette Soubirous. Camminano con noi fino a Bordighera una coppia di pellegrini liguri (Antonino e Gianna).

Percorriamo il tratto Ligure della via Francigena fino a Ventimiglia, dal confine fino ad Arles la Voie Aurelienne, da Arles a Montpellier le Chemin D'Arles e poi le Chemin du Piemont Pyreneen fino a Lourdes. Già dal tratto ligure, abbiamo toccato con mano il bisogno di conforto e preghiera delle persone: tutti ci chiedevano chi siamo, cosa facciamo, dove andiamo ed alla nostra risposta che siamo pellegrini diretti a Lourdes a piedi, prima rimanevano sbalorditi, poi era tutto un coro di pregate per noi, ne abbiamo bisogno, la nipotina sta male, il babbo ha un tumore, mio fratello é in depressione ecc... Qualcuno ci ha dato del denaro perché accendessimo candele davanti alla Santa Grotta; uno solo ci conforta dicendo che avrebbe pregato per noi che eravamo in cammino.

Il territorio francese é povero di preti, alcuni hanno anche 20 paesi da curare; le parrocchie sono molto vaste ed il sacerdote dice messa a rotazione, così che la Parola di Dio arriva a singhiozzo; molti preti sono anziani con almeno 70 anni d'età e allora viene in mente il Vangelo lì dove dice "la messe é molta, ma gli operai sono pochi..." (Lc 10,2-3). Ci é stato chiesto di pregare molto per le vocazioni dei territori attraversati.
Un vescovo, durante l'omelia, ci diceva che noi non capivamo l'importanza della testimonianza data dal nostro pellegrinaggio in quei luoghi. Speriamo che il chiedersi perché camminavamo con lo stendardo in testa andando a Lourdes con pioggia e vento a qualcuno venga in mente di rispolverare le nozioni imparate al catechismo da bambini e qui ricordiamo ancora il Vangelo con la parabola del Seminatore.

Siamo arrivati a Lourdes con gli zaini pesantissimi di preghiere da rivolgere alla Vergine Maria, ma una in particolare: che aiuti i cristiani laici a capire l'importanza di avere dei sacerdoti al loro servizio, pregando molto per le vocazioni e per impegnarsi di più personalmente; nell'aiutarli a svolgere al meglio il loro ministero spirituale, sostituendoli dove possibile nelle incombenze di ordine materiale, come era per i cristiani delle origini.

Dobbiamo essere ardenti e vivi testimoni di quella Fede in Cristo assopita o rifiutata in molte contrade e persone. Le terre di missione non sono lontane, ma qui vicino a noi, nei luoghi attraversati come anche nelle nostre terre.

Gli ultimi giorni ci raggiungono da ben lontano, 3 pellegrini per camminare assieme fino alla meta (Alan, Franz e Vittorio); così ringraziando Nostro Signore Gesù Cristo, la Vergine Maria e San Giacomo il 4 aprile, dopo 40 giorni di cammino nel sole, pioggia, vento e qualche spruzzata di neve, siamo giunti a Lourdes ed abbiamo pregato davanti alla Santa Grotta.
Raggiunti da una ventina di nostri confratelli in pullman, abbiamo partecipato alle cerimonie per l'incontro mondiale delle confraternite.

Ultreya!

Franco Stagni