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leone San Marco
San Marco - Basilica del Santo

la via Romea Leona

via Romea Leona

la via Romea Leona

a piedi verso la via Francigena
lungo i 300 km. che separano Venezia da Altopascio

itinerario tappe e ospitalità - relazioni tecniche di guida

via Romea Leona - arte storia e luoghi di fede

diario dei primi pellegrini


premessa

I pellegrinaggi hanno dato e danno ancora oggi un contributo essenziale alla formazione delle radici cristiane dell'Europa. Essi creano una spazio in cui fede, cultura, diffusione delle idee, incontro e scoperta dello straniero creano una base comune alla sua costruzione.

Via Romea Leona I pellegrini scorrono come una linfa lungo i sistemi viari portando senso e valore nelle sue infinite articolazioni, viste come arterie e vene pulsanti. Iter sancti Jacobi e iter sancti Petri sono la stessa cosa sia nella meseta castigliana così come nella valle padana come lungo le strade della Provenza.
E' la direzione e la meta che ne danno di volta in volta il nome. L'ecumene medievale si materializza lungo i cardini delle vie allora praticabili: i cammini di Santiago verso l'estremo occidente e le vie Romee verso Roma completano il loro corso verso il suo naturale sviluppo: Gerusalemme.

cenni storici

Il cammino della Via Francigena varcava le Alpi in valle d'Aosta (passo del Gran S. Bernardo) scendeva dal Piemonte e dalla Lombardia nella pianura Padana, attraversava l'Appennino verso Berceto, scorreva lungo la Toscana e il Lazio per raggiungere Roma. Una tragitto alternativo che in passato si collegava al cammino di Santiago arrivava in Italia al Monginevro e le due strade si congiungevano a Vercelli. La via Francigena va pensata quindi come un fascio di sentieri e non bisogna immaginarla come un percorso lineare che congiunge due punti.
Quella che viene solitamente indicata come via Francigena è il tragitto documentato per la prima volta nel 990 da Sigerico, arcivescovo di Canterbury, che tenne un diario dettagliato del suo viaggio di ritorno da Roma dove era stato a ricevere la sua investiture dal Papa, alla cittadina inglese. Ancora oggi sono rintracciabili nei nostri territori frammenti e memorie di quegli itinerari che fondarono la storia d'Europa. Dopo secoli di dimenticanza, la riscoperta della via Francigena in Italia é iniziata negli anni '90 e nel 1994 l'Unione Europea ha dichiarato la strada Itinerario Culturale Europeo.

il progetto

L'epoca attuale registra uno sviluppo della civiltà dei pellegrinaggi realizzati a piedi sulle antiche strade. In questi ultimi anni il cammino di Santiago é diventato l'immagine di una nuova sensibilità che determina importanti conseguenze nel campo della fede, della cultura, dei fenomeni sociali, della economia e della politica. Da alcuni anni anche in Italia la via Francigena riprende a strutturasi su questa base e a riscoprire e valorizzare gli antichi tracciati.
Allo stato attuale la cura e l'accoglienza è ben diversa da quelle dedicate al cammino di Santiago. La conseguenza è che chi decide di percorrerla si ritrova spesso costretto a sostare e pranzare in costosi alberghi oltre a camminare per lunghi tratti lungo strade trafficate. Ben più grave é il problema della strada per chi intende mettersi in pellegrinaggio dal nostro territorio partendo dalla soglia di casa. In questo contesto la via Francigena assume valore esemplare: essa é via romea per coloro che vanno a Roma, via gerosolimitana per chi si dirige verso la Puglia e i porti per la Terrasanta, via micaelica o dell'Angelo per chi va a Monte Sant'Angelo infine via compostellana per chi la percorre verso nord congiungendo Santiago.

L'Associazione triveneta ha pianificato e realizzato un percorso che da Venezia si collega alla via Francigena nel suo punto più prossimo: Lucca. Questo tracciato è stato definito via Romea-Leona: si intende così mantenere il valore di via romea e accordare significato del suo inizio presso la città lagunare.

L'intento è quello di evitare il più possibile le strade trafficate, cercare ospitalità 'pellegrine' ed infine guidare chi intende partire per un pellegrinaggio povero, a piedi, che inizi dall'uscio di casa. Nella pianificazione abbiamo privilegiato il rispetto ambientale perché offre una meravigliosa occasione di scoprire parti d'Italia raramente conosciute, senza dimenticare il paesaggio, le chiese, gli edifici del pellegrinaggio, i ponti che ne segnano il percorso, gli alloggi che accolgono i viandanti e il pellegrino che, ieri come oggi, dà senso e unità al tutto.
La speranza é quella che, come nel cammino spagnolo dimenticato per lungo tempo, anche questo alla fine riemerga, e il cammino tracciato sia riscoperto e mantenuto. Esso potrà integrare, per quanto attiene il nostro territorio, una guida pratica che definirà nei dettagli i 2500 chilometri dell'itinerario viario completo, ad uso dei pellegrini della nostra epoca, da parte di specialisti quali Monica d'Atti, Franco Cinti e Antòn Pombo.

L'Associazione triveneta amici di Santiago nel solco del suo statuto (Art. 3 comma c) si fa carico della sua fruibilità.

bibliografia e link

L'Associazione ha invitato e conosciuto Monica nelle sue assemblee.
E' stato facile condividere la sua dedizione a un sogno comune: riportare la via Francigena al suo passato splendore trovando percorsi alternativi all'asfalto, a favore di strade sterrate, per poterle percorre in serenità e sicurezza.

E' il testo indispensabile per coloro che volessero affrontare a piedi un qualunque tratto della via Francigena in Italia, che contiene in un'unica soluzione informazioni sia sulle distanze delle singole tappe, quanto i luoghi dove dormire oltre alle indicazioni su come individuare i sentieri. L'edizione del 2007 contiene 40 mappe con altimetria e dati Gps.

Ci sono diversi siti che parlano della via francigena, alcuni seguono qui sotto